Il Cattivo Nuovo

workshop 2017

«Non c'è dunque nessuna via di uscita? Una ce n'è. E la indica la nuova classe in ascesa. Non si tratta di un ritorno indietro. Non si riallaccia alla bontà del vecchio ma alla cattiveria del nuovo. Non si tratta di demolire la tecnica, bensì di svilupparla. L'uomo non ridiventerà uomo uscendo dalla massa ma inserendosi in essa.» (B. Brecht, Scritti sulla letteratura e sull'arte, Einaudi, Torino 1973.)

È davvero sempre meglio il buon vecchio del cattivo nuovo? Che cos'è il nuovo, con cosa si deve confrontare? Il nostro spazio-tempo ci pone ancora una volta queste domande, ci costringe a rapportarci con il passato degli “antichi maestri” e con il presente vivo dell'arte, del teatro. L'individuo si inserisce nel flusso della società contemporanea, ne partecipa, risponde alla sua cattiveria trasformandola nella propria energia. Il cattivo nuovo ricrea così il suo spazio, il suo tempo, il suo nuovo valore. Il Cattivo Nuovo è il nome del percorso formativo di laboratori e workshop intensivi sul teatro ideati e tenuti da Teatro dei Servi Disobbedienti in collaborazione con Teatro Ebasko, nell'ambito del Poverarte Festival 2017, all'interno del quale si svolge l'esito finale.

Il workshop del TSD si articola in tre incontri intensivi di dodici ore ciascuno. Ogni incontro è suddiviso in due fasi: una prima di training fisico intensivo, diretto dalla danzatrice Valeria Iudici, seguita da una seconda fase di sperimentazione corporea attraverso improvvisazioni guidate dalla regista Federica Amatuccio che mirano a rendere corpo e voce uno strumento unico, fluido, in grado di rapportarsi con lo spazio-tempo. I tre incontri hanno come obiettivo lo sviluppo di una piena consapevolezza del performer attraverso tre fasi distinte: la prima di individualità nello spazio libero, la seconda di relazione tra due o più soggetti in uno spazio ristretto e la terza di insieme in un movimento di massa.